Lentigione (RE) frazione di Brescello, chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata, concerto di 5 campane elettrificate ambrosiane in SOL3 fuse da Francesco De Poli nel 1959. Programmatore OmniBell PC-5 con parte manuale. "T'Adoriam Ostia Divina", distesa a 5 campane, sbacioccata e ducale eseguiti in occasione della visita alla cella campanaria.
Ringrazio per la grande disponibilità e collaborazione il campanaro Paolo Bono e il parroco don Giancarlo Minotta.
Nel 1691 era già presente a Lentigione un campanile circa nella stessa posizione di quello attuale dotato di una campana di quindici pesi ed una campana di trenta.
Nel 1736 viene demolito e comincia la costruzione per un nuovo campanile, che viene però interrotta. Le campane trovano quindi per 16 anni una sistemazione provvisoria sotto un portichetto. Nel 1750 riprendono i lavori di costruzione del campanile che viene terminato nel 1752.
Sempre in quell'anno le campane furono trasportate, ma la più piccola venne rifusa poiché crepata grazie al benefattore Andrea Poldi.
La prima copertura originale, un semplice tetto a quattro spioventi risale al 1774 e viene pagata dalla Comunità Particolare di Lentigione.
Nel 1782 viene collocato l'orologio che è opera del gualtierino Giuseppe Soliani.
Le campane invece vengono rifuse in un nuovo concerto di 3 campane nel 1793 e benedette da mons. Francesco Scutellari.
Nel 1901 viene innalzato il campanile: di quella sopraelevazione rimane ancora oggi la parte inferiore dato che quella superiore, "a cupola", venne poi demolita e ricostruita nel 1916 a forma piramidale come la vediamo ancora oggi.
Nel 1935 l'orologio del Soliani viene sostituito da un nuovo meccanismo, a sua volta sostituito nel 1995 dall'attuale meccanismo elettromeccanico.
Nel 1942 viene requisita la campana maggiore per usare il bronzo a scopi bellici.
Nel 1959 si decide di fondere un nuovo concerto questa volta di cinque campane, mantenendo le note precedendi e aggiungendo quelle mancanti a formare un concerto in scala diatonica. Le campane furono donate dal cavalier Casimiro Allodi, il cui nome è riportato su tutte le campane come quello del parroco dell'epoca don Firmino Scaravelli.
Nel 1979 vengono elettrificate dalla ditta Capanni le campane.
In un momento successivo, il programmatore quartz-system è stato sostituito da un MartinBell, sostituito ancora una volta dall'attuale OmniBell PC-5.