Campane della Ghea in Purello (PG)

Il Santuario Madonna della Neve alla Ghea è ubicato in aperta campagna dove probabilmente vi era già un luogo sacro molto più antico, abitato dagli antichi Umbri e successivamente dai romani. Riguardo al nome attuale si racconta che il 5 agosto dell’anno 1000 si verificò un’abbondante nevicata e la “Madonna della Ghea” è diventata “della Neve”, come tante altre nel comprensorio, dal XVI secolo.
Dell’arte tardo-antica o al più del Medioevo centrale restano, incorporate alla chiesa, la scultura in pietra di una testa e sempre in pietra una cimosa a fogliame stilizzato, culturalmente richiamanti una villa rustica del basso Impero; della plebs resta la chiesa medesima, rispetto all’antica accorciata di cinque metri ad est e più di cinque ad ovest.
Oggi si presenta ad unica navata, con tetto a capanna, copertura lignea, campanile a torre; l’esterno molto semplice è preceduto da un porticato.
Al suo interno si venera la statua in legno policromo della Vergine con il Bambino sulle ginocchia del XII-XIII secolo che insieme reggono il globo azzurro con stelle in oro, a cui vengono attribuiti molti miracoli, specialmente contro le epidemie e il maltempo.
Si tratta tuttavia di una copia della statua lignea realizzata da artigiani di Ortisei, poiché l’originale fu spostato per motivi di sicurezza nella chiesa parrocchiale di sant’Apollinare in Purello.
Soltanto il 5 Agosto di ogni anno al calare della notte si snoda una lunga processione e fiaccolata nella quale viene accompagnata la statua della Madonna dalla chiesa di S. Apollinare raggiunge il Santuario dove vi resta fino alla fine dei festeggiamenti.
Per Fossato questa è l’ultima festa ereditata dall’antichità, cioè dal citato e medievale ”festo sancte marie mensis augusti“, e rappresenta l’ultimo esempio di festa allo stesso tempo sacra e profana: accanto a messe, preghiere e processioni per tutto l’arco della giornata ci sono vino e porchetta, ricordini, pranzi e merende sui prati circostanti.
C’era l’usanza antichissima di arrivare in pellegrinaggio al Santuario il giorno della vigilia, a piedi o col carro o a cavallo, pernottando intorno al santuario e lavandosi al mattino in una sorgente del bosco attiguo.
Nell'anno 2016 la festa è stata arricchita dall'inaugurazione del nuovo impianto campanario che ha reso nuovamente utilizzabili le due campane. La minore di esse risale al 1564 e venne fusa espressamente per questo santuario; non conosciamo il fonditore ma abbiamo trovato un'altra sua campana a San Nicolò de Criptis in Todi.
La maggiore venne aggiunta nel dopoguerra (o forse rifusa) come gesto di gratitudine dei fedeli "a feritate Teutonum liberati", liberati dalla bestialità dei Tedeschi.

Пікірлер: 9

  • @c-historia
    @c-historia7 жыл бұрын

    che gioia il ritorno al suono delle campane!

  • @umbe0328
    @umbe03287 жыл бұрын

    Bel video, complimenti

  • @pasqui444
    @pasqui4447 жыл бұрын

    "Non suona,non suona,non suona,perchè non suona?" "E' un nuovo sistema di suoni" ahahahaahahahahahah

  • @cristianoardizzone7593
    @cristianoardizzone75936 жыл бұрын

    Appena ho avviato il video le campane vicino casa mia hanno iniziato a suonare

  • @antonioserrao4486
    @antonioserrao44865 жыл бұрын

    Che tipo di legno è stato utilizzato per l' isolatore?

  • @talti6129
    @talti61297 жыл бұрын

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  • @simonen4949
    @simonen49497 жыл бұрын

    bel video ChristiansXXIX!! Ti invito a iscriverti al mio canale io mi sono già iscritto al tuo! ;) ;D

  • @amicidella5003
    @amicidella50036 жыл бұрын

    Ma la piccola dopo elettrificrazione della grande suona ancora a corda?