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Cézanne / Renoir: alcuni buoni motivi per visitare la mostra a Palazzo Reale

A 150 anni dalla prima mostra impressionista che si tenne nell’aprile 1874 nello studio del fotografo Nadar a Parigi, Palazzo Reale di Milano dedica un’esposizione a Cézanne e Renoir, due artisti che furono tra i fondatori del movimento e che in maniera diversa ma ugualmente importante hanno segnato la storia dell’arte.
Renoir, nato nel 1841, è forse il pittore che più di ogni altro riassume lo spirito dell’impressionismo. Renoir ama la vita, ama l’aria aperta, le feste e i momenti di svago. Colpito da artrite reumatoide continua a dipingere fino a tarda età facendosi legare i pennelli alle mani. La sua è una visione sempre serena, alla ricerca del bello da immortalare sulla tela. La pennellata è fluida, talora anche vaporosa. Le tinte predilette sono quelle pastello.
Cézanne, nato nel 1939, pur partecipando ad alcune mostre impressioniste abbandona presto il gruppo. A Cézanne va stretta l’idea di una pittura puramente di superficie. L’approccio dell’artista è “costruttivista”. Nella natura, ma anche nella figura umana, Cézanne cerca volumi, geometrie. La stesura pittorica è molto mentale, meditata. Procede come un muratore che pennellata dopo pennellata, costruisce un edificio.
La mostra ha il merito di mettere a confronto le opere dei due pittori mostrandone gli elementi comuni ma soprattutto le differenze.

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