Prima uscita in tenuta 'estiva' dell'anno.
Partenza prestissimo dalla diga di Place Moulin in Valle d'Aosta con obiettivo l'Eveque in giornata... Miseramente naufragato per l'enorme quantità di neve ancora presente sopra i 3000 metri.
Optiamo così per la più vicina, ma non troppo, Becca d'Oren.
Dal parcheggio si costeggia il famoso e molto frequentato sentiero della diga fino ad incontrare, sulla sinistra, il sentiero che sale nel bosco e prosegue a mezzacosta. Dopo più di 3 km appare il cartello con indicazione Rifugio Nacamuli e Col Collon. Si piega dunque a sinistra imboccando la selvaggia Comba d'Oren.
Passando per un bell'alpeggio si attraversa il fiume e, prima di una strettoia della vallata, inizia la neve. Il rigelo in basso è ottimo e si prosegue seguendo il fiume fino ad incontrare un ripido canale sulla destra.
Il canale segue parallelo al ripido sentiero estivo che, in assenza di neve, è più comodo da percorrere in quanto evita di mettere i ramponi (indispensabili se si vuole fare il canale).
Una volta in cima al ripido pendio appare il Rifugio Nacamuli, raggiungibile allungando di qualche metro di dislivello, proprio sotto quella che sarà la nostra vetta del giorno. Noi optiamo per puntare dritti per dritti al Col Collon, che raggiungiamo in poco tempo grazie all'ottimo rigelo.
Dal colle a destra per la Punta Kurz e Mont Brulé, a sinistra invece per Eveque e Oren.
Qui la storia cambia: la neve degli ultimi giorni non ha avuto modo di rigelare ottimamente e ogni passo è un'agonia, combattendo tra crosta non portante e piede che a volte sfonda superando il limite del ginocchio... ci alterniamo a tracciare sull'immenso ghiacciaio di Arolla fino a raggiungere, con non poco dispendio di tempo ed energie, il colle dell'Eveque.
Da qui scendiamo per circa un centinaio di metri in direzione dell'Eveque passando vicino a enormi buchi semi nascosti... Dopo un mini briefing decidiamo di rientrare: sia perché avremmo fatto notte a tracciare con tutta quella neve, sia perché il ghiacciaio nascondeva insidie con tutta quella neve fresca non rigelata.
Scorgiamo dunque la Becca d'Oren, la quale decidiamo di raggiungere dal suo ripido pendio nord. Con un'opera di tracciatura mastodontica siamo in vetta e, tenendoci lontano dalle enorme cornici, ammiriamo il bellissimo panorama - ancora quasi invernale.
Il sole, sebbene le temperature non siano alte, scalda già parecchio quindi decidiamo di rientrare dopo una breve pausa ristoratrice.
La discesa sarà ancora peggio della salita in quanto in alcuni punti si sfondava fino e oltre il bacino. Così fino al Col Collon, dal quale decidiamo di scendere, ove possibile, a mo' di slitta sul sedere XD
Per la via di salita dunque fino all'auto, che raggiungeremo nel primo pomeriggio.
Difficoltà alpinistica: F+
Materiale necessario: Casco, imbrago, corda e materiale per progredire in sicurezza sul ghiacciaio, ramponi e piccozza.
Per la traccia della gita cercatemi su Strava o Garmin (Fabio Mochettaz).
Totale Gita: circa 24,5 km A/R e 1800 metri D+ (1700 effettivi se si va direttamente alla Becca d'Oren)
Buona visione!
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