Andrea Oliva Tips: i segreti per una buona impostazione sul flauto e la mia storia a riguardo

Музыка

Ringrazio il canale ‪@convittodomenicocotugno5959‬ per avermi permesso di condividere il video e più in particolare ad Emiliano Zenodocchio e tutti coloro che sono intervenuti per la splendida intervista!
Canale Convitto Domenico Cotugno: / @convittodomenicocotug...
Intervista completa: • Andrea Oliva, al flaut...
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Andrea Oliva, modenese classe 1977, primo flauto solista dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma dal 2003, membro e fondatore del "Quintetto di Fiati Santa Cecilia-Concertgebouw” e de "I Cameristi di Santa Cecilia".
Vincitore del primo premio al Concorso internazionale di Kobe (2005) e terzo premio all’ARD di Monaco (2004). Dal 2000 al 2002 è stato accademista alla Karajan Akademie di Berlino suonando anche come primo flauto ospite dei Berliner Philharmoniker. Collabora come Guest Principal Flute alla Chamber Orchestra of Europe e NDR di Amburgo.
Attualmente ricopre il ruolo di Professore di Flauto presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano (CSI) e Visiting Tutor Professor alla RNCM di Manchester oltre che essere concertista e docente invitato nei più importanti Festival del mondo.
Registra per Sony, Decca, Hyperion, Brillant, Da Vinci Records e Aulicusclassics: il suo CD delle Sonate di Bach registrato con la pianista Angela Hewitt ha ricevuto il prestigioso premio iTunes Award 2013.
Ideatore e Direttore Artistico dei concorsi per assegnazione borse di studio "G. Betti" e "C. Klemm" in collaborazione con Falaut.
→ Sito personale: andreaoliva.com
→ Facebook: olivafluteofficialpage
→ Instagram: oliva.flute_
Andrea Oliva suona un flauto Muramatsu 14k all gold SR appositamente progettato per lui.
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Andrea Oliva (1977, Modena) is Principal Solo Flutist of the Accademia Nazionale di Santa Cecilia Orchestra in Rome since 2003, member and founder of the "Wind Quintet of Santa Cecilia and Concertgebouw" and member of the chamber music ensemble "I Cameristi di Santa Cecilia".
Andrea Oliva won the first prize in the prestigious Kobe International Competition (2005) and third prize in the ARD of Munich (2004).
From 2000 to 2002 he was one of the academist in the Karajan Akademie in Berlin and played as a guest with the Berliner Philharmoniker. He is the Guest Principal Flute of the Chamber Orchestra of Europe and NDR of Hamburg.
He is Flute Professor in the Svizzera Italiana Conservatory CSI in Lugano and Visiting Tutor Professor in the RNCM of Manchester. He also performs and teaches in the most important Festivals in the world.
He records for Sony, Decca, Hyperion, Brillant, Da Vinci Records and Aulicusclassics: his CD of Bach Sonatas recorded with the pianist Angela Hewitt won the prestigious iTunes Award 2013.
Creator and Artistic Director of the competitions "G. Betti" and "C. Klemm" in collaboration with Falaut.
→ Personal Site: andreaoliva.com
→ Facebook: olivafluteofficialpage
→ Instagram: oliva.flute_
Andrea Oliva plays a Muramatsu flute 14k all gold SR specially designed for him.
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Editor and KZread moderator: Federico Martino
Contact: flute.martino@gmail.com

Пікірлер: 2

  • @giacomoturolda4133
    @giacomoturolda41338 ай бұрын

    La tecnica del suono è assai progredita e migliorata già da oltre 30 anni e non vi sono più solo Galway e Montafia come riferimenti. Per fortuna vi sono Illustri Docenti con conoscenze più raffinate che vanno oltre i suoni "strapompati e ultravibrati" pur possedendo suoni perfino più importanti ma molto più gradevoli. La Scuola francese rimane un esempio imprescindibile di tecnica e suono formidabili come la Scuola Russa, Coreana o quella Giapponese che vanta Flautisti Inimitabili a livello mondiale dal punto di vista tecnico e sonoro.

  • @andreaoliva77

    @andreaoliva77

    8 ай бұрын

    Salve, grazie per il suo commento. Ovviamente ci sono tanti modelli di riferimento di grandi flautisti attuali e del passato per ogni Continente. Io ho parlato dei Maestri che più mi hanno ispirato e aiutato a crescere tecnicamente e musicalmente, ma ne ho citato altri in alcuni momenti dell’intervista che può visionare integralmente tramite il link in descrizione, se vorrà. La cosa importante penso sia custodire le tradizioni senza respingerle e cercare in parte di innovare il messaggio per poter essere un tramite musicale per le generazioni future. Se oggi oggettivamente il livello si è alzato tanto non dimentichiamo che e’ anche grazie ai grandi del passato. Buona musica e buona vita. Saluti, A.

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